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La mozzarella di bufala campana è un formaggio molle, fresco e a pasta filata prodotto tradizionalmente nelle province di Caserta e Salerno. La produzione si svolge altresì in selezionate località della città metropolitana di Napoli, nonché nel Lazio meridionale, nell'alta Puglia e nel comune molisano di Venafro.
La mozzarella di bufala campana è sovente definita "regina della cucina mediterranea",
C’è una ricetta della tradizione campana che è molto diffusa e apprezzata da tutti: porta il nome di genovese pur essendo, inverosimilmente, sconosciuta al capoluogo ligure. Si tratta di un sostanzioso ragù in bianco preparato con tantissime cipolle che durante la lunga cottura si trasformano in una deliziosa purea, molto saporita e con una spiccata nota dolce. Per questo motivo il sugo deve essere prima bilanciato attraverso l’acidità del vino e infine lasciato “tirare”, cioè asciugare.
Il Limoncello di Sorrento nasce da un'antica e secolare ricetta della costiera sorrentina, un mix di scorze di limoni, alcol, acqua e zucchero, è la caratteristica principale di questa città che si affaccia sulla costa della Campania. I suoi limoni, che prendono il nome di Limone Ovale di Sorrento, per la loro forma caratteristica sono unici del loro genere, e crescono solo nella penisola sorrentina. Ed è così, dalla tradizione sorrentina e dai limoni del territorio che nasce il Limoncello di Sorrento. Uno dei liquori tradizionali più richiesti e apprezzati al mondo.
Il pomodorino conservato al piènnolo o in conserva è una delle produzioni più antiche e tipiche dell'area vesuviana. Le prime testimonianze documentate e tecnicamente dettagliate risalgono alle pubblicazioni della Regia Scuola Superiore di Agricoltura di Portici negli anni 1885, 1902 e 1916. Sin da sempre, naviganti e pescatori di Torre del Greco per poter rendere trasportabile questo tipo
La leggenda, che vuole la sirena Partenope creatrice di questa delizia, deriva probabilmente dalle feste pagane e dalle offerte votive del periodo primaverile.
In particolare la leggenda è probabilmente legata al culto di Cerere le cui sacerdotesse portavano in processione l'uovo, simbolo di rinascita che passò nella tradizione cristiana.